Settembre è arrivato e se si sta avvicinando l’ambientamento del tuo bimbo o della tua bimba, al nido, questo articolo potrebbe interessarti.

Nelle prossime righe, affronterò, in breve, alcuni temi che potrebbero fare al caso tuo.

“Mi piace pensare ai bambini come soggetti attivi
in un contesto che li accoglie.
il bambino e’ un soggetto attivo,
in un ambiente fatto di persone, oggetti e spazi che diventeranno familiari,
consentendo di fare esperienza
in un clima sereno.
Il bambino entra nell’ambiente nido e pian piano lo fa suo”

Se stai ancora valutando i servizi sul tuo territorio ecco COSA TENERE IN CONSIDERAZIONE NELLA SCELTA DEL NIDO

Se vi  fosse una scala di priorità, collocherei al primo posto la presenza di personale formato, supervisionato e adeguato al numero dei bambini previsti.
Molto importante è anche la disponibilità di un ambiente curato, pulito, organizzato e la presenza di materiale sicuro, adeguato, accessibile e interessante.
Da non sottovalutare il progetto educativo e i riferimenti teorici ai quali fa riferimento la struttura che avete scelto.
Interessante è anche la possibilità di personalizzare (nei limiti del possibile e nel rispetto di tutti) l’ambientamento, le attività, i menù …

Se hai già scelto la struttura, il primo passo è IL COLLOQUIO CONOSCITIVO

E’ un appuntamento molto importante, si svolge prima della data di inizio dell’ambientamento e ha lo scopo principale di presentare il bambino alle educatrici di riferimento.
I contenuti ruotano attorno alle sue peculiarità caratteriali, interessi, abitudini, preferenze, e a tutto ciò che può facilitare il suo entrare nel nuovo ambiente, accompagnato dal genitore e supportato dalle educatrici.

QUANTO DOVREBBE DURARE L’AMBIENTAMENTO?

E’ possibile, che valutando i diversi servizi, abbiate ricevuto informazioni diverse in merito alla durata media dell’ambientamento.
Si passa dal nuovo “ambientamento dei tre giorni” (che crea interesse soprattutto nei genitori che hanno problemi ad assentarsi dall’attività lavorativa o che non hanno riferimenti familiari sui quali contare) all’ambientamento “soft” con una durata media di tre settimane, se si introduce anche la nanna.
Direi che il punto di partenza per scegliere il tipo di ambientamento è sempre il benessere del bambino e la serenità vostra
Informati per tempo e discutine con le educatrici.
Dalla mia esperienza professionale nel nido d’infanzia, posso testimoniare che è sempre rassicurante per il bambino poter sperimentare un distacco graduale e contare sul riferimento sicuro dell’ adulto che lo accompagna.
Una possibile “formula” potrebbe essere la seguente.
I primi giorni si può pensare all’ambientamento come un momento di gioco condiviso con il genitore; è il tempo della scoperta, dell’osservazione e della conoscenza.
Il genitore si ferma a pranzo per un paio di giorni e facendo il punto della situazione, si può poi introdurre un primo breve distacco.
Dopo una prima valutazione condivisa, tra educatori e famiglia, si possono organizzare i giorni seguenti, inserendo per ultimo la nanna.
Il tutto viene considerato facendo riferimento alle esperienze pregresse di distacco dal genitore, all’età del bambino e al contesto attuale.
Ogni bambino, ha diritto al tempo che necessita per fare esperienza in modo sereno.
Ogni genitore ha diritto di essere rassicurato, supportato e in un ottica di lavoro d’equipe, è libero di esprime pareri, dubbi e perplessità.

La fiducia non è un punto di partenza;
si ottiene collaborando e ascolatandosi

Buon ambientamento!

N.B Se non hai ancora scelto il servizio educativo e hai bisogno di una consulenza per orientarti tra le proposte oppure desideri confrontarti sull’andamento dell’ambientamento del tuo bambino al nido,

Scrivimi una e-mail a info@fiordimamma.it

(il primo contatto telefonico è gratuito)

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Ciao! Sono Giusy, dott.ssa in scienze socio pedagogiche e consulente perinatale (formazione Mipa di Brescia). Operatrice di Rebozo, facilitatrice in allattamento materno (formazione Tiziana Catanzani e Katia Micheletti -IBCLC-). Dal 2009, sono a fianco di famiglie e minori e ho maturato esperienza in area educativa. Oggi, il mio sguardo e il mio cuore sono principalmente rivolti alle mamme e ai neonati. L'esperienza della maternità ha influenzato il mio pensiero riguardo al percorso nascita e contribuisce ad accogliere con empatia e vicinanza, le richieste delle donne che si rivolgono a me. Se ti piace ciò che scrivo, condivi i miei articoli e seguimi sulle pagine facebook e Instagram di Fiordimamma! Grazie