Se vi state informando su come e quando introdurre cibi diversi dal latte questo può essere un’articolo che può darvi spunti di riflessione e guidarvi verso scelte consapevoli e verso un’alimentazione sana per il vostro bambin* (magari anche rinnovare lo stile alimentare di tutta la famiglia).
Quando?
La domanda più gettonata tra i genitori! Non è da dare per scontato che riceverete la stessa risposta.
Le linee guida e le ultime ricerche in fatto di alimentazione infantile parlano chiaro: non occorre avere fretta di “svezzare” il proprio bambin*! E’ il bambino che mostra di essere pronto ad assaggiare alimenti diversi dal latte e solitamente ciò accade intorno al sesto mese di vita.
La parola svezzamento (togliere un vizio) è molto utilizzata nel linguaggio comune, ma occorre fermarsi per una riflessione. Quale sarebbe il vizio da togliere? Il seno? il latte?
Nel primo anno di vita,l’alimentazione del bambino è composta per l’80% di latte materno o formulato.
Informare e rassicurare le famiglie, soprattutto in caso di tempi prolungati del bambin* per esaurire un pasto complementare, dovrebbe essere un dovere professionale di nutrizionisti, pediatri e operatori materno infantili.
L’OMS e gli ultimi studi, raccomandano di inziare con lo svezzamento a partire dal sesto mese di vita e in presenza di determinate condizioni:
- il bambin* è in grado di stare seduto da solo, senza sostegni che loobblighino in quella posizione
- il bambin* deve aver perso il riflesso di estrusione della lingua (che soinge fuori in cibo, per capirsi)
E’ importante che il bambino abbia interesse per il cibo, lo porti alla bocca per assaggiarlo; l’esperienza deve essere gratificante, non forzata e di conseguenza stressante per te e il tuo bambino.
Cosa?
Alimetazione variegata, cibi di stagione, preferibilmente biologici e a km zero sarebbero le indicazioni più idonee da seguire; le eccezioni e le personalizzazioni sono assolutamente contemplate.
Il baby food non è da privilegiare; oltre che costoso è anche un deterrente per la sperimentazione di gusti nuovi, sapori particolari che solo il cibo fresco può offrire.
Lontani dai cronoinserimenti, si è visto che è possibile introdurre nella dieta, fin da subito, quasi tutti gli alimenti (fatta eccezione di funghi, frutti di mare, miele e latte vaccino)
Se in famiglia non si hanno casi di intolleranze e allergie, è possibile inserire nuovi cibi senza dover monitorare con ansie inutili. In caso contrario è bene riferirsi al pediatra.
Il sale può essere usato con moderazione, se si cucina per tutta la famiglia.
Attenzione all’eccesso di proteine animali; i reni del bambino si affaticano e si è visto che vi è una correlazione con l’insorgenza di malattie croniche.
Limitate gli zuccheri e proccupatevi fin dai primi mesi dell’igiene orale dei bambini, si inizia con una garzina imbevuta di acqua, al lavaggio dei primi dentini con lo spazzolino.
Quale modalita’?
Partendo dal presupposto che i bambini hanno enormi capacità di adattamento e sono in grado di regolarizzarsi in autonomia, ritengo che l’approccio migliore sia quello che mette il bambino al centro.
Dare fiducia al bambino, proporre, incoraggiare,osservare e intervenire solo se necessario.
Non cambiate ritmi, orari e durata dei pasti; il bambin* seduto alla stessa tavola dei genitori, condivide il momento e il cibo presente.
Frequentare un corso di disostruzione e di primo soccorso è consigliato a tutti, sia che si opti per la proposta di pappe, sia che si proceda con l’autosvezzamento.
Per confrontarti sul tema, porre domande, ricevere materiale utile e conoscere i corsi certificati di disostruzione pediatrica in Monza e Brianza, scrivi a info@fiordimamma.it
Bibliografia consigliata:
-Svezzamento secondo natura ,Michela Trevisan, Terra Nuova, 2010
-Io mi svezzo da solo, Lucio Piermarini, Bonomi, 2008
-Linee di indirizzo per la prevenzione del soffocamneto da cibo in età perdiatrica, Ministero della salute, 2017