Dopo i mesi estivi che ci hanno permesso di rilassare il corpo e il pensiero, seppur avendo cura di tutelarsi e tutelare la salute, ecco che a poco più di un mese dall’apertura del nuovo anno scolastico, siamo già alle prese con timori, dubbi e ansie da covid-19.
In questi giorni, ho ricevuto diversi genitori che mi hanno chiesto di approfondire il tema delle emozioni e in particolare delle paure in relazione al virus.
Ho pensato di scrivere un articolo in cui poter dare degli spunti di riflessione e dei suggerimenti pratici di tipo comunicativo ed educativo.
La premessa vuole essere quella di considerare le emozioni come aspetti fondamentali del nostro vivere e di non scinderle in base al loro grado di positività/negatività.
Tutte le emozioni sono degne di ascolto e la paura spesso considerata come negativa, viene ignorata o evitata.
Vi presento una serie di punti che mi auguro possano fungere da stimolo a riflessioni e ad ulteriori approfondimenti sul tema.
Qualità delle informazioni
Gli adulti hanno il dovere di selezionare le informazioni, documentandosi sulle fonti e scegliendo cosa far arrivare ai bambini e cosa no.
Il telegiornale si guarda insieme; le notizie si semplificano e si commentano sempre. Se il tuo bambino non è in grado di seguire il contenuto di alcune notizie, ad esempio a causa dell’età, non è necessario che la tv sia accesa all’ora del tg!
Quali strumenti alternativi?
Meglio usare le vostre parole, mostrare filmati adeguati all’età, proporre letture e giochi simbolici che potete fare insieme, per parlarne ed esorcizzare.
Se i vostri bambini sono grandi abbastanza, potete raccontare storie di medici ed infermieri che hanno dato grande esempio di professionalità e coraggio; potete raccontare cosa sono i virus attraverso l’attività ludica e creativa e parlare anche dei virus “buoni”.
Se i bambini vi fanno domande sulla morte?
Si affrontano.
Tanti libri per bambini possono essere utili per parlarne con serenità.
Se hai bisogno di spunti, contattami e ti indicherò dei titoli.
Se si verificano casi di positività in famiglia o a scuola?
Spiegare la situazione con parole semplici, senza allarmismi e sempre con positività.
Non entrare nei dettagli se i bambini non lo richiedono o se sono troppo piccoli.
In base all’età potete scegliere il grado di approfondimento.
Vale sempre l’attenzione per la prevenzione e quindi per le regole di comportamento da adottare e l’adozione di un atteggiamento empatico e accogliente.
Gestire ansie e paure
1.Autoconsapevolezza
Partite dalle vostre e indagatele. Non lasciate che prendano il sopravvento e che si riversino sui bambini.
2. Contatto che rassicura
State accanto ai vostri bambini, ampliate le occasioni di contatto fisico ed emotivo. Talvolta non serve aggiungere parole!
3. Calma e rilassamento
Proponete piccoli esercizi che si basano sulla respirazione e sullo yoga, soprattutto prima dell’addormentamento serale.
4. Trovate i vostri strumenti utile e se ti va condividili con noi!
Quali segnali devono catturare la vostra attenzione?
- Angoscia generalizzata, ansia con eventuale tachicardia, paura di morire
- Agitazione eccessiva rispetto al solito, sbalzi di umore, difficoltà di concentrazione
- Aumento o perdita dell’appetito
- Disturbi del sonno
- Paura eccessiva di ammalarsi
- Congelamento emotivo che si può manifestare attraverso atteggiamenti di “freddezza” dal punto di vista emotivo, iper-adattabilità e adultizzazione
Quali professionisti possono guidarvi in questa fase?
- Educatori e pedagogisti
- Psicologi e psicoterapeuti
- pediatri
Un grande abbraccio
Dott.ssa Giusy Acanfora