In gravidanza, solitamente, si legge molto e quasi tutti i libri che si scelgono ruotano attorno al tema della nascita. Vi consiglio un libro interessante e utile anche dal punto di vista pratico. Si tratta di “TRAVAGLIO E PARTO SENZA PAURA. Comprendere la funzione del dolore e alleviarlo con i metodi naturali” di Emanuela Rocca.
Nel testo troviamo riferimenti al tema dell’origine del dolore del travaglio e del parto, passando per l’analgesia epidurale e soprattutto soffermandosi sui metodi naturali per alleviare il dolore. In conclusione vengono presentate esperienze di parto raccontate direttamente da alcune neomamme.
Chi è Emanuela Rocca? autrice e ostetrica, ma prima di tutto una mamma che crede nella “sapienza delle donne e nella loro capacità di dare la vita e accudire il proprio neonato”.
Vi racconto quel che l’autrice racconta nella prima parte del testo.
La percezione del dolore è soggettiva, influenzata da fattori psicofisici (soglia bassa di sopportazione del dolore, racconti negativi sul dolore, esperienza negative del dolore, aspettative negative, scarso legame endogeno con il bambino, contratture muscolari, aderenze, posizioni obbligate e mancanza di movimento libero) e dalla percentuale degli ormoni circolanti nel corpo. Durante il travaglio una produzione eccessiva di adrenalina interferisce con l’equilibrio degli ormoni che regolano l’andamento del parto (ossitocina e prostaglandine responsabili del mantenimento e della forza delle contrazioni;endorfine, ormoni ad effetto analgesico). La secrezione adrenalinica può derivare dall’ingresso in ospedale, dall’eccessiva medicalizzazione, dall’ansia e dalla paura.
LE FUNZIONI DEL DOLORE
- Il dolore come stimolatore endocrino e protettore
Il dolore, segnala alla donna che il parto sta cominciando, la spinge a cercare un “posto sicuro” dove partorire. Durante il travaglio il dolore cambia di frequenza, stimola la produzione delle endorfine, che si concentrano anche nel liquido amniotico, proteggendo anche il bimbo.
- Il dolore che prepara ad essere genitori e consolida la coppia
Il dolore obbliga ad incontrarsi con i propri limiti e con le proprie capacità di affrontarli.Anche per il papà può essere occasione per vivere attivamente la nascita attraverso la partecipazione. “La condivisione dolore” potrebbe essere una specie di “ valore aggiunto” per alcune coppie.
Come limitare il dolore? l’intervento oggi più diffuso è l’analgesia peridurale. Consiste nel posizionamento di un catetere flessibile in uno spazio collocato tra il canale vertebrale e la dura madre.
E se parlassimo di analgesia alternativa?
Quando si parla di analgesia alternativa si fa riferimento a quell’insieme di tecniche non farmacologiche per alleviare il dolore del travaglio e del parto, rispettando la naturalità della nascita.
MOVIMENTO
L’autrice consiglia prima di tutto di muoversi, cambiando posizione e sciogliendo i muscoli, attraverso l’ascolto di segnali che il corpo della donna lancia. La possibilità di muoversi liberamente rende attive, mette in condizione di poter vivere il travaglio in prima persona.La posizione supina o il monitoraggio continuo, possono dare la sensazione di sentirsi bloccata e quindi passiva. In posizione supina, l’utero,che man mano si mette in asse con il canale vaginale, può incontrare resistenza per effetto della gravità e il dolore, di conseguenza, è avvertito con più intensità.
Il “metodo Bonpace” suggerisce di :
- allungare il corpo in tutte le direzioni
- posizionare la pancia in avanti, nel vuoto, facilitando il corretto posizionamento del bambino
- distendere, soffiando, il perineo profondo
- variare le posizioni affidandosi alle proprie sensazioni
posizioni consigliate:
-posizione eretta statica ( in piedi appoggiata in avanti)
-posizione eretta in movimento ( camminare, dondolare,ruotare il bacino)
-posizione seduta (anche attraverso l’uso dello sgabello)
-posizione carponi
-posizione accovacciata
-posizione supina in decubito laterale
IL TOCCO E IL MASSAGGIO
La pelle è ricchissima di recettori sensoriali. Il tocco e il massaggio inducono rilassamento, favorendo la produzione di endorfine. Durante il travaglio, chi massaggia dovrebbe assumere una posizione comoda, essere rilassato, riscaldare le mani e nel caso ungerle. Di solito, le zone preferite per il massaggio in travaglio sono la parte bassa della schiena, le gambe,l’area pelvica, i piedi e il cuoio capelluto. Si possono aggiungere 2 o 3 gocce di olio essenziale (lavanda, camomilla,neroli, salvia,rosa, rosmarino), all’olio per massaggio.Può essere utile, la localizzazione dei punti shiatsu.
RILASSAMENTO E RESPIRAZIONE
Il rilassamento è la base a cui associare ogni altro metodo di analgesia; riduce le tensioni e mette il corpo in una situazione di armonia. E’ importante che ogni donna trovi da sola il proprio ritmo di respirazione.
VISUALIZZAZIONI
Si tratta dell’utilizzo di immagini e percezioni positive interne, per provocare di riflesso effetti positivi e benefici sul corpo. Di grande aiuto è “ imparare” a visualizzare già in gravidanza.
AFFERMAZIONI POSITIVE
Sono frasi brevi e dichiarazioni in chiave positiva che influenzano l’umore e le convinzioni personali (“Posso farlo”, “sono in grado di partorire”, “il mio bambino è pronto e io con lui”). Facilitano il processo di cambiamento, il raggiungimento dell’obiettivo. Possono essere scritte, ripetute verbalmente e mentalmente,per tutta la durata del travaglio.
LA MUSICA e LA VOCE
In travaglio, calma e rallenta la risposta allo stress, consente il rilassamento. Il ritmo della musica regola e dà una cadenza alla respirazione. Può essere utile creare una compilation di brani preferiti da ascoltare in gravidanza e poi in travaglio ( anche con l’ausilio di cuffie). Una donna in travaglio è naturalmente portata a esprimere il proprio dolore attraverso l’uso della voce. Il “canto” agisce sul diaframma e aumenta la capacità respiratoria, allentando tensioni.
L’ACQUA E GLI IMPACCHI
Il travaglio e il parto in acqua possono essere molto graditi. Non sempre vi sono condizioni di attuabilità, ma quando è possibile aiuta. E’ indicato in caso di gravidanza a basso rischio, per le donne tese a livello muscolare, per travagli lunghi e per donne pre-cesarizzate. La vasca dovrebbe essere grande abbastanza per potersi muovere senza impedimenti assumendo le posizioni desiderate. La temperatura dovrebbe essere di circa 37° C. Utili anche la doccia e gli impacchi caldi o freddi ( borsa dell’acqua calda, lattine a modi rullo,borse del ghiaccio, da applicare sulle zone dolenti).
L’OMEOPATIA (confrontatevi con l’omeopata e la vostra ostetrica)
Alcuni rimedi consigliati durante il travaglio:
Caulophyllum 200ch
Utile per rendere le contrazioni efficaci e la cervice morbida
Pulsatilla 200ch
Utile per far procedere in modo ritmico le contrazioni
Chamomilla 200ch
Utile quando si è nervose, insofferenti e agitate
Cimicifuga 200ch
Utile se si è spaventate e non si riesce a rilassarsi
Sepia 200ch
Utile quando il travaglio è molto violento o nel post partum contro i dolori vaginali e lombalgia
Arnica montana 200ch
Rimedio contro lo shock, riduce il dolore e l’infiammazione. Utile per contrastare l’emorragia attiva dopo il travaglio (assunta personalmente e posso confermare che su di me, a detta anche del personale medico, ha funzionato).
Rescue remedy ( fiori di Bach)
E’ un insieme di 5 rimedi, utile contro lo shock, in caso di dolore e panico. Rimedio considerato molto utile in travaglio!
Vi consiglio la lettura del testo, lo trovate anche in biblioteca, se non desiderate acquistarlo.Raccontatemi se avete provato questi rimedi alternativi contro il dolore durante il travaglio e il parto e se sono stati utili!